“Sempre” è una parola pericolosa nella vendita?
In momenti come questo dovrebbe rassicurare!
Invece, terrorizza, angoscia, fa scappare.
La noia è la prima sensazione che viene in mente.
Sempre può essere un tempo troppo grande per tutti!
Figuriamoci oggi che siamo portati all’abbondanza frugale del “carpe diem”!
Volendo analizzare l’inconscio collettivo nascosto nella parola come sono solito fare ai corsi del Cerimoniale della vendita, “sempre” rappresenta il ciclo continuo di vita, morte e rinascita: per quello spaventa.
Etimologicamente viene dalla radice “SEM” che significa “una volta, un ciclo”, come semel latino a cui si aggiunge “PER”, “fino in fondo”, le cui lettere in italiano subiscono una metatesi, cioè un’inversione.
È questo passare del tempo celato che fa prendere coscienza al cliente, distaccandolo dal flusso emotivo che porta all’acquisto!
Anche le banali espressioni “per lei ci sarò sempre” o “sarò sempre qui ad aspettarla”, o “questo tessuto le durerà per sempre”.
Sempre proietta nel futuro a lungo termine: il cliente, invece, per acquistare deve stare nel presente, allontanando le paure come vecchiaia, disponibilità economica e impegno a mantenere una promessa.
Consigli del Cerimoniale della vendita:
-Fai rimanere il cliente nel presente dandogli sensazioni (tocchi questa giacca, senta questo profumo ecc.)
-Usa avverbi aperti ad evoluzioni (spesso, a volte)
-Usa “forse” e “magari” affinché il cliente si dia il permesso di provare.
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